PROCESSO IMPAGNATIELLO: Parla l'imputato (parte 2)
- Rebecca Lorefice
- May 30, 2024
- 2 min read
Updated: Jun 17, 2024

Il giudice Bertoja, come ad ogni udienza, controlla che siano presenti tutte le parti e con il suo fare regale dà il via. Ma prima di spiegarvi quanto sia successo da quel momento in poi permettetemi di spendere due parole su uno dei Giudici con più esperienza del Tribunale di Milano. Una cosa è certa, chiunque incrocia la Bertoja nei corridoi del Tribunale non può non osservarla, è una donna di media altezza, magra, bionda, piega sempre fatta, una bella donna ma quello che colpisce di più sono i suoi modi. Sguardo attento e vigile, espressione sempre concentrata, una donna di poche parole ma con le idee molto chiare, passo deciso e sguardo sempre rivolto al proprio interlocutore. Come tratta gli imputati? Continuate a leggere per scoprirlo, di certo, chiunque vorrebbe imparare da lei. L’udienza inizia ed il primo a sedere sul banco dei testimoni è proprio il luogotenente Buttarelli, con lui ripercorriamo tutte le tappe della vicenda attraverso tabulati telefonici e telecamere di sorveglianza fino ad analizzare la scena del crimine. Si passa dalle ricerche effettuate da Alessandro Impagnatiello alle chat tra Giulia e Allegra concludendo poi con un’analisi minuziosa delle macchie di sangue sul luogo del delitto. Quanto emerso credo che debba rimanere circoscritto all’aula di udienza e non oltrepassare quel varco. Le informazioni essenziali sono state dette e battute dai giornalisti che con estrema professionalità e cura stanno seguendo la vicenda. In questa sede voglio spiegarvi le sensazioni che si vivono in aula, un ambiente al quanto particolare, in cui molti diritti convivono e si battono per essere tutelati. Questo processo fa sorgere nella testa dei presenti in aula tante domande per ora prive di risposta. Il luogotenente Buttarelli finisce di rispondere alle domande delle parti, si alza e raggiunge i suoi colleghi. Il Giudice comunica che si faranno dieci minuti di pausa e il banco dei testimoni rimane vuoto per qualche minuto pronto ad accogliere Alessandro Impagnatiello. Sono minuti lunghi un’eternità, i presenti rimangono in aula, nessuno vuole perdere le parole di quello che viene definito da molti il “mostro” ma è davvero così? Spero che questo processo possa rispondere proprio a questo perché non nasciamo mostri ma tutti bambini. Vi svelo un segreto, come disse un Giudice “non esistono mostri ma solo persone che commettono cose mostruose”. Come si arriva allora a compiere un’azione brutta, tanto brutta, inaccettabile e reati che prevedono pene importanti a causa della loro estrema gravità? É un dovere capire il perché. É un dovere studiare chi pone in essere un omicidio. É un dovere elaborare il profilo psico-comportamentale del soggetto, solo in questo modo si potrà lavorare per non sentire più che un essere umano ha tolto la vita ad un altro essere umano.
Ringrazio di cuore Andrea Spinelli il primo illustratore giudiziario in Italia. Grazie perché mi hai permesso di arricchire il mio scritto con la tua opera.
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Dott.ssa Malikah Dounia Occhipinti
Praticante Avvocato - Abilitato al patrocinio sostitutivo